
Intervento Chirurgico del Legamento Crociato Anteriore del Ginocchio: Tecniche, Riabilitazione e Tempi di Recupero
La lesione del legamento crociato anteriore (LCA) rappresenta una delle traumi più frequenti a livello del ginocchio, specialmente negli atleti. L’intervento chirurgico di ricostruzione del LCA è oggi il trattamento standard per ripristinare la stabilità articolare e permettere il ritorno alle attività sportive e quotidiane. Questo articolo analizza le principali tecniche chirurgiche, il processo riabilitativo pre e post operatorio, i tempi di recupero e gli esercizi consigliati, supportando le informazioni con la letteratura scientifica più recente.
Introduzione
Il LCA è un legamento cruciale per la stabilità anteroposteriore del ginocchio. La sua rottura può derivare da traumi diretti o indiretti, con conseguente instabilità articolare, dolore e rischio di lesioni associate come lesioni meniscali o di cartilagine. La ricostruzione chirurgica è indicata in soggetti giovani, attivi e con instabilità funzionale persistente.
Tecniche chirurgiche di ricostruzione del LCA
Le principali tecniche sono:
- Ricostruzione con autograft: utilizzo di tessuti autologhi, generalmente tendine rotuleo (BPTB – Bone-Patellar Tendon-Bone) o tendine rotuleo, tendine quadricipitale, o tendine semitendinoso/gracile (HT).
- Ricostruzione con allograft: tessuti donati da donatori cadaverici, indicata in pazienti con fattori di rischio di complicanze da autograft o in revisioni.
Le tecniche più diffuse sono la tecnica anteromediale o trapianto con tunnel femorale e tibiale, con fissazione mediante viti biadesive o impianti di assorbimento.
Processo di riabilitazione preoperatoria (pre-habilitation)
La riabilitazione preoperatoria mira a ridurre dolore, gonfiore e recuperare la forza muscolare. Fasi principali:
- Fase 1 (0-2 settimane): riposo, ghiaccio, compressione, elevazione (RICE), mobilizzazione passiva e attiva assistita, esercizi di estensione e flessione articolare, rafforzamento isometrico del quadricipite e degli adduttori.
- Fase 2 (2-6 settimane): aumento della mobilità articolare, esercizi di rafforzamento progressivi, allenamento della propriocezione, recupero della funzione normale.
Processo di riabilitazione postoperatoria
Fasi e tempi di recupero
- Fase 1 (0-2 settimane): immobilizzazione con tutore, esercizi di mobilizzazione passiva, controllo del dolore e del gonfiore. Obiettivo di questa fase è recuperare l’escursione articolare, principalmente la flessione, e mantenere la forza muscolare dell’arto controlaterale.
- Fase 2 (2-6 settimane): rieducazione alla mobilità attiva e passiva, esercizi di rafforzamento degli stabilizzatori del ginocchio (quadricipiti, ischiocrurali), esercizi di equilibrio statico.
- Fase 3 (6-12 settimane): aumento della forza muscolare, esercizi di propriocezione e coordinazione, introduzione di esercizi aerobici a basso impatto come cyclette e camminata progressiva senza tutore.
- Fase 4 (3-6 mesi): esercizi di potenziamento, propriocezione avanzata, esercizi funzionali e sport-specifici.
- Fase 5 (6-12 mesi): ritorno graduale alle attività sportive ad alta intensità, con test funzionali e valutazione clinica.
Esercizi consigliati
- Mobilità e flessibilità: esercizi di estensione e flessione del ginocchio con movimenti controllati.
- Rafforzamento muscolare: squat, leg press, esercizi con bande elastiche, esercizi isometrici.
- Propriocezione e equilibrio: stazioni su superfici instabili (palloni, tavolette propriocettive), esercizi monopodalici.
- Esercizi funzionali: corsa lenta, salti, cambi di direzione, progressioni in sport-specifici.
Tempi di recupero e ritorno alle attività
In generale, il ritorno alle attività sportive avviene tra 9 e 12 mesi dall’intervento, a seconda della risposta individuale, del rispetto delle tappe riabilitative e del superamento dei test funzionali.
Conclusioni
La ricostruzione del LCA rappresenta un intervento efficace per ripristinare la stabilità del ginocchio. La riabilitazione, accuratamente pianificata e personalizzata, è fondamentale per ottimizzare i risultati, ridurre il rischio di recidive e consentire un ritorno in sicurezza alle attività sportive e quotidiane.
Nota: La riabilitazione deve sempre essere seguita sotto la supervisione di un fisioterapista specializzato, che adatterà il programma alle esigenze specifiche del paziente e ai progressi clinici.
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